Carmine Di Giandomenico e la dislessia

“Quando cominciai la scuola mi resi conto che mi succedeva una cosa che agli altri non accadeva: leggere era molto faticoso, le lettere dispettose. Cambiavano posto, impazzite. Non c’era modo, per addomesticarle, quelle lettere indisciplinate. Anche quando scrivevo si spostavano come volevano loro”.

Carmine Di Giandomenico, 44 anni, è dislessico ed è uno dei disegnatori italiani più famosi e attivi all’estero.

Carmine disegna Supereroi. È tra i pochi artisti ad aver collaborato con due tra le più celebri e attive case editrici di fumetti al mondo, Marvel Comics e DC Comics. È lui l’illustratore della nuova serie dedicata a Flash dopo la “Rinascita”. Ma è autore anche di Capitan America, Wolverine, Spiderman, i Fantastic Four, Iron Man e di alcune copertine di Dylan Dog.

“Ero un bambino buono, tranquillo, con un mondo un po’ tutto mio e che tenevo per me”, racconta il fumettista, che è appena diventato il disegnatore più veloce al mondo. “Quando cominciai la scuola mi resi conto che mi succedeva una cosa che agli altri non accadeva: leggere era molto faticoso, le lettere dispettose. Cambiavano posto, impazzite. Io provavo a guardarle con attenzione ma niente, farle stare ferme, e quindi leggere in modo spedito e fluente come facevano i miei compagni, era impossibile. Quando la maestra mi diceva di leggere era sempre la stessa storia: dovevo fare più tentativi per riuscire a decifrare la parola e quindi la frase e quindi il senso del testo. Devi esercitarti anche a casa, era il verdetto. Io lo facevo, davvero. Solo che non c’era modo, per addomesticarle, quelle lettere indisciplinate. Anche quando scrivevo si spostavano come volevano loro”.

Però avevo trovato dei modi per non restare al palo. Stavo molto attento quando la maestra spiegava, prendevo appunti nel modo che per me era più comodo e fruibile alla rilettura, e appena potevo dedicavo tempo alle cose che amavo e che riuscivo a padroneggiare: il disegno, soprattutto. Amavo molto L’incredibile Hulk e la scena finale di ogni episodio, quando lui andava via triste e solo, mi riempiva di dispiacere. Così pensai che potevo cambiare la sua storia, dargli un finale alternativo. Potevo disegnarlo felice”.

Carmine Di Giandomenico è ormai prossimo a lasciare la serie di Flash, che lo ha visto impegnato come disegnatore regolare sin dagli albori del rilancio Rinascita.

Con il numero #44, in uscita ad aprile 2018 negli Stati Uniti, il disegnatore abruzzese saluta – si spera non per sempre – Barry Allen, il Velocista Scarlatto dell’Universo DC. La run, scritta da Joshua Williamson e durata circa due anni, è stata particolarmente apprezzata dai lettori, che hanno più volte manifestato grande affetto nei confronti di Carmine Di Giandomenico, una delle eccellenze del nostro Paese per quanto riguarda la Nona Arte.

Carmine Di Giandomenico è un fumettista italiano tra i più conosciuti a livello internazionale. Autore da più di vent’anni per il mercato italiano ed estero, ha lavorato in diversi settori del mondo dell’intrattenimento, dal cinema alla musica fino al fumetto. Carmine ha collaborato con molteplici case editrici tra cui Marvel Comics, su testate come Invincible Iron ManFantastic FourSpider Man Noir, e Sergio Bonelli Editore lavorando su Dylan Dog Color Fest e Orfani: Sam. Ha lavorato con DC Comics diventando, negli ultimi anni, il disegnatore principale della serie The Flash.



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20 Settembre 2018